Buongiorno a tutti,
di seguito riportiamo la versione integrale della "Lettera al Palco" di Michele Liuzzi, letta al pubblico durante il comizio tenutosi il 22 aprile 2012 in P.zza della Libertà a Grassano.
Lettera al Palco
Caro palco, quante persone ti hanno calcato, quanti politici illustri hai
sentito: senatori, deputati, onorevoli, presidenti regionali, provinciali e
segretari di partito.
E' vero, è vero, hai sentito anche molte altre persone umili di Grassano.
Scusami caro palco, quante promesse, quanti discorsi...
Faremo strade a quattro corsie !!!!
Finanzieremo, grazie al nostro partito, la grande viabilità!!
Progetti di ponti a lunghe campate!
Caro palco, per non parlare dell'industria...
La nostra valle sarà piena di realtà industriali!!
Finanziamenti, che da Roma arriveranno, grazie al nostro partito, per le
imprese a grossi getti!!!
Occupazione dei giovani; perché il nostro partito guarda ai giovani, alla
cultura ed al turismo.
Ci sarà turismo grazie a progetti finanziabili, la cultura, grazie alla nostra
storia ed all'interessamento politico aristocratico.
Vogliamo parlarne caro palco?
Caro palco, ora che hanno fatto tutte quelle grandi strade, vedi che per
andare nei paesi limitrofi (Grottole, S. Chirico o allo scalo) non te ne
accorgi neanche, sembra che voli per via delle buche.
Però, hai visto che grande viabilità abbiamo!!
Forse si sono dimenticati di sistemare qualche buchetta qua e là nel nostro
paese? Sciocchezze... dove vai a guardare.
Però, però, hai visto quante industrie nella valle, scherzi!!
Hai visto quanti giovani occupati?
Hanno tralasciato un attimo i nostri artigiani e commercianti, che ogni
mattina si alzano e danno anche loro, con grande orgoglio e fatica, una
spinta economica al paese, e magari hanno bisogno di qualche coccola ed attenzione. Ma dai, dove ti vai ad attaccare, queste sono banalità!!
Comunque hai visto quanti turisti che arrivano, frutto di quei progetti... hai
visto quanta cultura, frutto di quei finanziamenti?
Si sono però dimenticati che a Grassano abbiamo piccoli fiori
all'occhiello: artisti presepisti, associazioni, che vengono
rivalutati a livello nazionale e sono poco apprezzati in paese.
Caro palco ma cosa vai a pensare, queste sono stupidaggini, e poi se
proprio ti devo essere sincero ti invidio perché non hai una casa, non hai un
televisore che tutti i giorni ti faccia vedere questi venditori di aria che
prevalentemente vengono inquadrati a mezzo busto e parlano
elegantemente sui perché.
Non lo sai? Te lo dico io perché. Loro hanno delle grandi mani nascoste
dall'inquadratura che usano molto bene per fermare i nostri soldi, che
passano inevitabilmente dalle loro parti. E noi, e noi lì a guardare ed a
stringere la cinghia.
Caro palco questa è la nostra politica!!!
Oggi caro palco su di te ci siamo io con i miei amici, e ti prometto che ce la
metteremo tutta per piantare qualche misero albero, per avere un po' di
verde in più, mettere qualche cestino, eliminare qualche buca e mettere
qualche panchina in più verso la “Madonnina”, così i nostri anziani
staranno un pochino più larghi, visto che l'unica che c'è è sempre occupata.
Cercheremo di dare un po' più di valenza alle nostre forze motrici:
commercianti, artigiani, agricoltori e professionisti, perché restino e non
chiudano; perché se chiude un negozio in paese è come se va via un figlio
da casa.
Cercheremo di ascoltare i giovani perché sono loro il nostro futuro.
Cercheremo di rivalutare i nostri anziani che hanno fatto il nostro passato e
hanno tanti suggerimenti ed esperienza da comunicarci.
Cercheremo di dare più importanza ai nostri piccoli beni culturali, ai
nostri bravi artisti ed alle nostre associazioni.
Vedi caro palco... a noi forse serve proprio questo; o servono proprio queste
persone con la voglia di fare piccole cose ma concrete, come fanno nello
loro vita privata.
Ora ti devo lasciare, però voglio farti un'ultima confidenza.
Ti prometto che ti devo pittare, così sembrerai nuovo di zecca.
Lascerò solo il tuo pavimento, fatto di legno vecchio, così com’è , e quando
verranno di nuovo quei grandi politici a fare promesse a vuoto... tu senza
che loro se ne accorgano devi aprire i tuoi assi di legno e… "blupt"… loro
cadranno giù, facendosi male. Così ricorderanno che non si dicono bugie
dal palco, perché neanche tu ci credi più.
Ciao caro palco.
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